Cerroni:ecco i miei Guinness
I RIFIUTI DI ROMA
Il magnate dei rifiuti di Roma, Manlio Cerroni, commenta l’ironico titolo del nostro articolo (29 settembre 2013) su “Cerroni sindaco!”. Ma non era solo ironia …
Il magnate dei rifiuti di Roma, Manlio Cerroni, commenta l’ironico titolo del nostro articolo (29 settembre 2013) su “Cerroni sindaco!”. Ma non era solo ironia …
di Francesco mauro
Il ministro dell’ambiente Orlando e il sindaco di Roma Marino hanno stretto un patto, cui si sono associati il presidente della Regione Lazio Zingaretti e il commissario della provincia di Roma Postiglione. L’accordo si basa su una proposta del commissario straordinario ai rifiuti di Roma Sottile, con la partecipazione dell’assessore comunale all’ambiente Marino (Estella, stesso cognome del sindaco) e dell’assessore regionale ai rifiuti Civita. Il consesso sembra aver deciso che la nuova discarica ove conferire almeno temporaneamente, dopo la chiusura di Malagrotta, i rifiuti della capitale debba essere nel sito di Falcognana, al Divino Amore, nella zona fra l’Ardeatina e la Laurentina nella periferia sud del Comune di Roma.
Nel susseguirsi di notizie, mai certe e mai definitive, che riguarda la chiusura della discarica di Malagrotta, sulla carta imminente (30 settembre), e il nuovo impianto che almeno temporaneamente la dovrebbe sostituire, si è fatta sentire all’inizio del mese la voce dell’avvocato Cerroni, presidente del Consorzio COLARI, ovvero, per tutti, il “padrone” dei rifiuti a Roma, al di là del fatto che la persona in questione preferisce il titolo di “benefattore” che rivendica ad ogni intervista...
di Rosa Filippini
Dopo anni di rinvii, Roma si arrende al malgoverno dei rifiuti riprendendo “l’esempio” napoletano delle spedizioni all’estero. A questo punto si pone un problema di decenza civile e di buongoverno che va molto al di là della tematica dei rifiuti: il problema dell’incapacità e del fallimento della classe politica di Roma e della regione, in tutte le sue articolazioni istituzionali. La capitale che fallisce e mostra al mondo le proprie miserie farà un botto ancora peggiore di quello di Napoli.
di Rosa Filippini
Da anni, e anche alle ultime elezioni, i cittadini di Roma (me compresa) hanno votato per partiti e amministratori locali incapaci, irresponsabili e demagoghi che hanno sperperato gli spazi della discarica più grande d'Europa ed ora esultano per la sua chiusura senza aver predisposto soluzioni alternative. Così facendo, espongono la capitale alla vergogna dell'esportazione dei propri rifiuti e ci fanno pagare un prezzo altissimo (anche in termini di tariffa rifiuti) per la loro inettitudine. Per evitare che i lettori residenti a nord non credano ai nostri commenti, pubblichiamo le foto dei manifesti affissi a Roma da entrambi gli schieramenti politici, di destra e di sinistra.
di Francesco Mauro
Sulla base di dati resi noti da ISPRA e ricorrendo, dove necessario, a della stime plausibili, viene ricostruito lo schema dei flussi di rifiuti nella regione Lazio, con particolare attenzione al caso di Roma. Viene poi schematizzato quale possa essere il flusso nella regione Lazio nel 2013 nell’ipotesi di una raccolta differenziata al 30%, in considerazione della non plausibilità di una percentuale superiore. Questo esercizio dimostra come, per evitare l’emergenza, sia necessario ricorrere al complesso degli impianti necessari, compresi gli inceneritori e una volumetria adeguata di discarica.