Rifiuti urbani. Primo: abbattere i pregiudizi contro il recupero energetico

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di Rosa Filippini

pubblicato da AgiEnergia mercoledì 11 febbraio 2015

Gli Amici della Terra hanno sostenuto la scelta del Governo di introdurre nel Decreto Legge“Sblocca Italia” un intero articolo (art. 35) con lo scopo di dotare finalmente il Mezzogiorno degli impianti di recupero e di termovalorizzazione necessari all’autosufficienza, di ottimizzare in tutta Italia l’uso di quelli già esistenti, di arrestare l’esportazione di rifiuti urbani all’estero e superare lo stato di infrazione delle normative UE per l’uso abnorme che ancora viene fatto delle discariche nella gestione dei rifiuti urbani.

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Odissee prevedibili ed evitabili

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI NELLE CITTÀ ITALIANE

di Francesco Mauro

Primo di una serie, l’articolo introduce a un’analisi della gestione dei rifiuti urbani in Italia. L’individuazione dei dati statistici di base è indispensabile per comprendere le anomalie di questo settore ambientale.

CHIUDERE IL CERCHIO

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Roma,25 settembre 2014

Gli Amici della Terra: oltre l’ambientalismo dei tabù e dell’esportazione all’estero dei rifiuti urbani. Con il Decreto Legge Sblocca Italia una svolta nella politica italiana dei rifiuti?

A Milano, il 6 ottobre, presso il Palazzo delle Stelline, la Conferenza nazionale sui rifiuti urbani organizzata dagli Amici della Terra ospiterà i principali attori del dibattito sulle nuove disposizioni sul  recupero energetico contenute nel decreto Sblocca Italia, attualmente all’esame delle Camere. Oltre all’intervento del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, infatti, la Conferenza consentirà il confronto fra diversi punti di vista: quello  dell’assessore lombardo Claudia Terzi (che ha promosso il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge), quelli del presidente e amministratore delegato di AMA-Roma Daniele Fortini, del presidente di A2A Ambiente Paolo Rossetti e del presidente di Herambiente Claudio Galli.

L’Italia dei rifiuti a tre velocità

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DIVERSITÀ REGIONALI NELLA GESTIONE DEL CICLO DEI RIFIUTI

di Francesco Mauro

Nella gestione dei rifiuti urbani, l’Italia appare come un paese a due o tre velocità. L’entità delle differenze che si riscontrano a questo proposito può in via preliminare essere messa in evidenza da una suddivisione in macroaree geografiche. 

L’Europa in cassonetto

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PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI NELL’UE 27

di Vito Iaboni

Poco più di mezza tonnellata a testa è la quantità media dei rifiuti urbani prodotta ogni anno dai cittadini europei secondo Eurostat., o almeno questa è la quantità registrata nel 2010 facendo una media tra i 302 chilogrammi della Lettonia e i 761 chilogrammi di Cipro