
Ambientalisti europei uniti per la riduzione delle emissioni di metano
COMUNICATO STAMPA
Amici della Terra: inserire nel nuovo DL Energia le norme di attuazione del Regolamento UE
Roma, 29/07/2025 – A un anno dall’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1787 sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia, Amici della Terra si unisce alla coalizione europea per sostenerne l’attuazione e per evidenziare i progressi e le criticità a livello nazionale. Amici della Terra è orgoglioso di essere uno dei membri fondatori ufficiali dell’Osservatorio della Società Civile sul Metano (Civil Society Observatory on Methane - CSO-M), una nuova coalizione europea di ONG, con i suoi primi 20 membri provenienti da 9 Paesi. Qui il comunicato stampa congiunto di tutti i memebri dell'osservatorio.
Per celebrare il primo anniversario del Regolamento, il CSO-M ha lanciato il Methane Regulation Tracker, uno strumento che permetterà il monitoraggio degli adempimenti del Regolamento nei diversi Paesi europei. La prima versione del Tracker è ora disponibile online e offre una panoramica iniziale sul rispetto delle scadenze previste dal Regolamento, a partire da quella della designazione delle Autorità Competenti (AA.CC.), prevista per il 5 febbraio 2025 e per la quale l’Italia è ancora inadempiente.
L’attività di monitoraggio di Amici della Terra, che dal 2019 conduce in Italia una campagna per la riduzione delle emissioni di metano in collaborazione con Environmental Defense Fund Europe (EDFE), ha evidenziato la situazione per il secondo blocco di scadenze previste dal Regolamento per lo scorso 5 maggio. Il MASE ha attivato delle PEC a cui gli operatori hanno potuto inviare i dati richiesti sulle importazioni di combustibili fossili da una parte, e i programmi annuali di Leak Detection and Repair (LDAR) relativi alle emissioni di metano dall’altra. Anche in assenza delle AA.CC., molte imprese hanno inviato le informazioni richieste dal Regolamento mostrando l’impegno a contribuire al suo rispetto, testimoniando l’efficienza complessiva del sistema gas nazionale.
Recentemente il Governo, con molto ritardo, ha fatto solo sulla carta un primo passo per l’individuazione delle AA.CC. con l’approvazione in CDM di un DDL che indica il MASE come Autorità Competente per i principali ambiti di attuazione del Regolamento: impianti upstream oil & gas, distribuzione; trasporto e attività di importazione.
L’atteggiamento attendista del Governo italiano sull’attuazione del Regolamento UE sul metano è ormai insostenibile. La Commissione Europea ha recentemente avviato una procedura di pre-infrazione verso l’Italia, per la mancata designazione delle Autorità Competenti.
“Per gestire adeguatamente il prossimo blocco di scadenze previste dal Regolamento per il 5 agosto è necessario un salto di qualità nell’azione del Governo” – dice Tommaso Franci, Responsabile per Amici della Terra della campagna per la riduzione delle emissioni di metano. Tra queste scadenze è prevista la pubblicazione degli inventari dei pozzi inattivi, tappati temporaneamente e abbandonati; l’adozione delle norme relative alle sanzioni da applicare in caso di violazione del Regolamento; la presentazione da parte degli operatori della relazione con la quantificazione delle emissioni di metano a livello di fonte; lo svolgimento da parte degli operatori della prima indagine LDAR; la trasmissione alla Commissione UE delle informazioni già ricevute in aprile dagli importatori.
“Per questi motivi – ha concluso Franci - è urgente: 1) superare lo strumento del DDL (che non potrà essere approvato prima della fine dell’anno) e trasferire le norme proposte per l’attuazione del Regolamento nel nuovo “DL Energia” che il Governo dovrebbe emanare prima della pausa estiva; 2) l’attivazione concreta del MASE come AC per gestire con gli operatori le scadenze in corso, tenendo conto anche delle criticità del Regolamento”.