Piano Energia e Clima: “Una buona base di partenza”

E’ però necessario che venga attivata tempestivamente la procedura di valutazione ambientale strategica a cui il Governo si è impegnato. Solo così sarà possibile una consultazione pubblica basata su elementi che potranno consentire di far emergere in modo trasparente le politiche e le misure di intervento per conseguire gli obiettivi 2030 di decarbonizzazione che offrono i migliori risultati in termini di impatto ambientale, efficacia, efficienza nell’uso delle risorse pubbliche e coerenza con gli obiettivi di politica industriale utili al Paese.

I dati e buona parte degli obiettivi della proposta di PNEC inviata a Bruxelles, sono sostanzialmente in linea con molte delle proposte dagli Amici della Terra sul ruolo prioritario delle politiche di efficienza energetica e delle rinnovabili termiche, tali elementi devono essere resi più solidi a partire dalla impostazione delle politiche di efficienza energetica che non posso essere presentate solo con indicatori di riduzione del consumo o risparmio energetico ma devono essere basate su obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica connessi a obiettivi più significativi a partire dall’intensità energetica.

Un primo contributo in questa direzione gli Amici della Terra lo hanno già dato con il Rapporto “Azioni Chiave e buone pratiche per gli obiettivi 2030” che da oggi è disponibile nella versione definitiva completa delle buone pratiche presentate in occasione della Xa conferenza nazionale per l’efficienza energetica tenutasi a fine novembre 2018.

Le proposte già formulate degli Amici della Terra per il PNEC prevedono come obiettivi al 2030:

  • meno 40% di emissioni di gas climalteranti, identico all’obiettivo europeo;
  • 30% di penetrazione delle rinnovabili sui consumi finali di energia, in scostamento rispetto all’obiettivo europeo (32%);
  • riduzione del 37% nel livello dei consumi di energia, più impegnativo rispetto al 32,5% fissato in sede europea.

Per gli Amici della Terra l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza energetica deve essere però formulato come una riduzione dell’intensità energetica del 35% rispetto al 2010, in uno scenario di aumento della competitività, sviluppo e crescita del Paese.

Così sarà possibile dare priorità alle politiche di efficienza energetica, come previsto anche dalla UE nel Clean Energy Package, attraverso una accurata analisi costi-benefici ex ante degli strumenti da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi 2030. In particolare per quello che riguarda le politiche di incentivazione dichiara la Presidente degli Amici della Terra, Monica Tommasi.

Dopo questo primo contributo gli Amici della Terra, e a partire dalla proposta di PNEC inviata dal Governo a Bruxelles, predisporranno ulteriori analisi e proposte specifiche da presentare nell’ambito del processo di consultazione pubblica previsto dalla VAS. 

>**Amici della Terra sul Piano Energia e Clima: “Una buona base di partenza”** **Tommasi: “necessario rendere più solido l'approccio su efficienza energetica e rinnovabili termiche”** Roma, 15 Gennaio 2019 - Gli Amici della Terra considerano una buona base di partenza (adeguata, utile per far partire il confronto) la proposta di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNEC) inviata dal Governo alla commissione UE nei primi giorni di gennaio. Ciò consente di aprire una fase di confronto per definirne in modo più compiuto i contenuti. E' però necessario che venga attivata tempestivamente la procedura di valutazione ambientale strategica a cui il Governo si è impegnato. Solo così sarà possibile una consultazione pubblica basata su elementi che potranno consentire di far emergere in modo trasparente le politiche e le misure di intervento per conseguire gli obiettivi 2030 di decarbonizzazione che offrono i migliori risultati in termini di impatto ambientale, efficacia, efficienza nell'uso delle risorse pubbliche e coerenza con gli obiettivi di politica industriale utili al Paese. I dati e buona parte degli obiettivi della proposta di PNEC inviata a Bruxelles, sono sostanzialmente in linea con molte delle proposte dagli Amici della Terra sul ruolo prioritario delle politiche di efficienza energetica e delle rinnovabili termiche, tali elementi devono essere resi più solidi a partire dalla impostazione delle politiche di efficienza energetica che non posso essere presentate solo con indicatori di riduzione del consumo o risparmio energetico ma devono essere basate su obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica connessi a obiettivi più significativi a partire dall'intensità energetica. Un primo contributo in questa direzione gli Amici della Terra lo hanno già dato con il Rapporto “Azioni Chiave e buone pratiche per gli obiettivi 2030” che da oggi è disponibile nella versione definitiva completa delle buone pratiche presentate in occasione della Xa conferenza nazionale per l'efficienza energetica tenutasi a fine novembre 2018. Le proposte già formulate degli Amici della Terra per il PNEC prevedono come obiettivi al 2030: · meno 40% di emissioni di gas climalteranti, identico all'obiettivo europeo; · 30% di penetrazione delle rinnovabili sui consumi finali di energia, in scostamento rispetto all'obiettivo europeo (32%); · riduzione del 37% nel livello dei consumi di energia, più impegnativo rispetto al 32,5% fissato in sede europea. Per gli Amici della Terra l'obiettivo di miglioramento dell'efficienza energetica deve essere però formulato come una riduzione dell'intensità energetica del 35% rispetto al 2010, in uno scenario di aumento della competitività, sviluppo e crescita del Paese. “/Così sarà possibile dare priorità alle politiche di efficienza energetica, come previsto anche dalla UE nel Clean Energy Package, attraverso una accurata analisi costi-benefici ex ante degli strumenti da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi 2030. In particolare per quello che riguarda le politiche di incentivazione/”* *dichiara la Presidente degli Amici della Terra, Monica Tommasi. Dopo questo primo contributo gli Amici della Terra, e a partire dalla proposta di PNEC inviata dal Governo a Bruxelles, predisporranno ulteriori analisi e proposte specifiche da presentare nell'ambito del processo di consultazione pubblica previsto dalla VAS.

 
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La raccolta degli scritti più significativi dell’esperienza ambientalista di Mario Signorino consente di ripercorrere oltre 40 anni di storia degli Amici della Terra, una delle prime associazioni ecologiste italiane, protagonista di una stagione di battaglie e di conquiste epocali, dall’opposizione al nucleare al completamento del sistema di governo dell’ambiente in Italia. Il filo conduttore della storia è la lotta per l’affermazione di una politica riformista per l’ambiente capace di superare gli storici divari del Paese e di realizzare davvero uno sviluppo sostenibile responsabile verso il pianeta, i suoi abitanti e il suo futuro.

 

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